installazione

“Aspettando la Venere”: un’installazione per riflettere sui ruoli di uomo e donna.

“Aspettando la Venere”
L’opera “Aspettando la Venere” è una citazione e, al tempo stesso, una reinterpretazione dell’iconica opera di Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967, cemento e abiti usati (Biella, Fondazione Pistoletto).
Nell’installazione di Bellon, il cumulo di stracci, elemento formale della citazione, acquisisce il significato puramente didascalico di panni da lavare accumulati sopra ad una lavatrice.

La protesta pacifica della donna
La reinterpretazione riguarda invece l’elemento della “Venere”: Bellon sceglie di omettere fisicamente la Venere, collocandola solo sul piano concettuale: è questa assenza, a fornire la chiave di lettura.
Questo vuoto simboleggia la donna di oggi che rifiuta di essere identificata univocamente come “regina” (senza corona) della casa e aspira a una maggiore equità tra i sessi e nel campo professionale.
L’opera mira a stimolare una riflessione sui ruoli di uomo e donna oggi e su quanti preconcetti si debbano ancora riconoscere e superare.
Come nell’opera originale, la Venere simboleggia la Bellezza classica, diventando in questo caso, un omaggio alla forza e alla capacità delle donne.
Il titolo, dal tono leggermente ironico, suggerisce che “la donna” questa volta non verrà.
Chi sarà oggi ad occuparsi dei panni sporchi?

Installazione presso PRESENTAZIONE PRESSO “BOTTA TUTTO CASA”, Trino (VC).
Elisabetta Borgia (vicesindaco di Trino), Matteo Botta (titolare Botta Tutto Casa)